La scuola in carcere
I percorsi sono attivati anche presso le sedi carcerarie. Il CPIA svolge la propria funzione educativa all'interno della Casa Circondariale di Secondigliano e presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida. L'istruzione in carcere costituisce uno dei momenti significativi del percorso formativo del detenuto: il CPIA partecipa, in concerto con altri enti educativi, al processo di rieducazione in costante dialogo con educatori e psicologi e con gli addetti alla sicurezza della Polizia Penitenziaria. L'istruzione promuove la crescita culturale e civile della persona detenuta, fornendo le basi per l'accesso ai successivi gradi dell'istruzione, alla formazione professionale, o ad un inserimento lavorativo. Il CPIA, con l'istituzione di corsi di alfabetizzazione, di corsi di I livello e di altre attività educativo-culturali e formative, intende, in ottemperanza al dettato costituzionale, contribuire alla rieducazione della persona detenuta orientandola alla convivenza civile, aiutandola a ridefinire il personale progetto di vita. Tali percorsi formativi prevedono, data la particolare utenza rientrante nell’area del disagio e, dunque, correlabile alla terza fascia dei bisogni educativi speciali (BES), attività rivolte al superamento delle difficoltà di integrazione. Obiettivo principale è, quindi, riportare all'interno del circuito formativo coloro che non hanno trovato sufficienti motivazioni in un'impostazione didattica tradizionale. Difatti, i corsi sono finalizzati a:
- incoraggiare e sostenere l’educazione alla legalità, alla convivenza democratica e alla cittadinanza attiva;
- favorire la riprogettazione del proprio percorso di vita;
- far acquisire, integrare o ampliare la formazione di base per il conseguimento di titoli di studio;
- contribuire allo sviluppo educativo, culturale, familiare, comunitario e sociale dei detenuti.